Sostenibili e competitive, in una parola "città circolari"che passano da un modello economico lineare, che prevede per ogni bene di consumo un ciclo di vita con un inizio e una fine, ad un modello alternativo, che ha come parola chiave il riuso, di conseguenza, da un’"economia circolare".
Non si parla di fantascienza o di futuro a lunghissimo termine ma si parla della possibilità di immaginare l'economia delle città del futuro con la consapevolezza che tutto questo sarà reale: svegliarsi la mattina, nella propria casa, una coppia qualunque, come sempre, che si accontenta di una camera da letto e di uno studio fino all'arrivo del primo bimbo, poi del secondo, e questo porta all'aggiunta di un altro paio di camere da letto. Niente muri rotti, niente polvere e detriti ma un'operazione "effetto Lego" rapida (una settimana al massimo con gli operai dentro casa) ed economica, grazie alle pareti modulari che permettono la rimozione di un muro esterno e l'aggiunta di un nuovo modulo.
Ecco l'inizio del "vivere in una città circolare", godendo di tutte le, talvolta inaspettate, comodità offerte dalla circular economy: soluzioni e tecnologie che già esistono ma che non vengono utilizzate in maniera sistemica. Circulate ha provato ad immaginare una metropoli circolare ipotizzando la città ideale partendo da sistemi e tecnologie congiunti che stanno già emergendo nel mercato globale indipendentemente dal fatto che la nostra quotidianità scorra a Parigi, Londra, Pechino o New York in quanto metropoli dove per prime ci si aspetta la rivoluzione circolare.
In una "giornata circolare", ecco che giunge il momento della colazione. Nessuno spreco: gettate tutto insieme, dall'imballaggio del cibo alle briciole, ai residui di marmellata, direttamente nel secchio dell'organico, dove tutto si decompone e diventa fertilizzante per il giardino e l'orto.
Pronti per andare al lavoro, sapete già che raggiungerete uno spazio condiviso con altre aziende per ottimizzare spazi, scrivanie e costi senza privarsi della comodità per una giornata lavorativa ottimale ma lanciando uno sguardo verso il cielo notate che lentamente si sta incupendo perciò, ci saranno altre occasioni per andarci in bicicletta. Prenotate una macchina elettrica a guida autonoma che si fa trovare di fronte al cancello di casa pronta per portarvi al lavoro e permettervi durante il viaggio di leggere un po' di notizie e pianificare la giornata lavorativa.
La giornata trascorre tra telefonate, impegni, pause caffè e in men che non si dica, arriva il momento di rientrare a casa. Un po' di relax e poi via con qualche hobby, magari pensando già come occupare il weekend e quali lavoretti home made portare avanti. Non siete sempre sul pezzo perciò, dato che non avete spesso bisogno di strumenti per il fai da te, fate un salto nell'apposito negozio sotto casa per noleggiare gli strumenti del mestiere: un martello, un trapano, una sega … per un paio di giorni dovrebbe bastare.
Prima di coricarsi, urge controllo delle previsioni del tem … dell'energia, per il giorno successivo. Buone notizie, sembra che nel vostro vicinato si preveda un basso consumo, quindi potete programmare lavastoviglie e lavatrice nella fascia oraria a bassa richiesta, risparmiando in bolletta a fine mese.
Riprendendo quanto citato all'inizio, per una giornata tipo come questa in un progetto di economia circolare, non sono stati utilizzati elementi di fantasia. L'unico tassello mancante alla simbiosi tra le già presenti soluzioni e tecnologie che, ad oggi, non vengono utilizzate in maniera sistemica, è il ruolo giocato dalle città le quali dovranno fornire la struttura e l’infrastruttura per mettere in pratica un'economia circolare che abbia un impatto positivo non solo sull’'ambiente, ma sull'economia e la società.
In generale, una città circolare è una città che diventa razionale nell'uso dell'energia, nell'utilizzo del verde e degli orti urbani. Una città che valorizza tutto quello che può dare qualità all'ambiente, promuovendo al tempo stesso un'occupazione sempre più qualificata.
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