AR.GO. SRL

Assistenza Remota
Argo Comunicazioni Argo Comunicazioni Argo Comunicazioni Argo Comunicazioni Argo Comunicazioni
Le auto elettriche cambiano il futuro di un'isola delle Canarie

Le auto elettriche cambiano il futuro di un'isola delle Canarie


Attenzione: comunicato passato

Tutto il parco auto convertito in elettrico. Non serve installare stazioni di ricarica pubbliche o domestiche. La rivoluzione della piccola El Hierro.

Sta crescendo a ritmi impressionanti il mercato mondiale dei veicoli elettrici, così come la richiesta di batterie, e nell’arco dei prossimi dieci anni i mezzi elettrici diverranno pian piano un bene di massa.

Toyota ha speso più di 5 miliardi di dollari per il programma ibrido, vendendo il 60% di tutti i veicoli di questo tipo in circolazione, mentre i giocatori minori come BYD (Cina), Tesla (USA) e THINK (Norvegia), si sono ognuno ricavati delle nicchie nel mercato emergente di veicoli elettrici, anticipando i grandi giocatori, che stanno (tutti) per andare in produzione di massa.

Il mercato principale è quello cinese, che costituisce più del 40% delle auto elettriche vendute nel mondo. Con oltre 200 milioni di auto ed oltre 300 mila bus elettrici, la Cina è al primo posto nel processo di elettrificazione dei trasporti. A seguire vi sono Stati Uniti ed Europa che insieme alla Cina totalizzano il 90% dei veicoli elettrici venduti attorno al mondo

Le auto elettriche hanno cambiato il futuro di un’isola delle CanarieLe auto elettriche sono più costose. La batteria rappresenta quasi il 50% del costo totale. È pesante, con un raggio di guida limitato, che rendono piuttosto difficile un rapido aumento dell’efficienza. La batteria più innovativa prodotta da ELIIY, controllata da Daiwa House (Giappone), ha dimostrato di durare 10 anni, con solo una perdita di ritenzione del 20% in un decennio. Il produttore offre una garanzia di riciclaggio al 100%. Tuttavia, questo sistema altamente performante non è nemmeno disponibile sul mercato per le automobili. Per il momento, la batteria ELIIY viene utilizzata esclusivamente in ambienti domestici.

Ma ecco che arriva qualcosa di inaspettato.

Javier Morales, vicepresidente del governo locale di El Hierro, una piccola isola di soli 10.500 abitanti al largo delle coste dell’Africa, parte delle Isole Canarie, ha avuto un’idea.

Ha studiato le possibilità di convertire l’intero parco auto di 6.000 veicoli in elettrici e si è reso conto che la svolta necessaria è l’uso creativo dei finanziamenti.

Si è ispirato alla città di Chattanooga che già nel 1994 aveva optato per il trasporto con autobus elettrico. Così ha progettato un approccio innovativo, che non solo rende le auto elettriche più economiche da acquistare, ma anche la conversione dal trasporto fornisce un’ulteriore spinta all’economia locale.

L’isola ha deciso di sostituire la spesa annuale di circa 10 milioni di dollari per i combustibili fossili, in un investimento di capitale in energia eolica, strategicamente sostenuta da accumulatori. Le quattro ex stazioni di servizio sono state trasformate in stazioni di stoccaggio elettrico per dare stabilità alla rete elettrica alimentata dall’energia eolica (10,5 MW operativi a maggio 2011).

Tutta la potenza in eccesso dei generatori converte prima l’acqua marina in acqua potabile (in funzione), che viene poi pompata fino a un vecchio cratere, trasformato in un gigantesco serbatoio (maggio 2011), che genererà energia idroelettrica supplementare nei momenti di picco di consumo. Il sistema fornisce energia elettrica a basso costo per alimentare le batterie.

É abbastanza semplice, ma nessuno ci aveva pensato.

La società elettrica locale, in maggioranza di proprietà dell’isola, controlla l’attività. Le batterie non vengono vendute con le auto, ma fanno parte del sistema di back-up per la rete. Questo riduce il costo di acquisto per ogni proprietario di auto.

Ogni proprietario di auto paga una quota settimanale di 12 dollari, per sostituire la batteria in una delle quattro stazioni di ricarica, che sono i vecchi distributori di benzina. Questo canone settimanale genera oltre 70 milioni di entrate, sufficienti per finanziare l’intera operazione.

Ovviamente parte della facilità del progetto è stata data dal fatto che si tratta di una piccola cittadina. Il tragitto massimo attraverso l’isola e viceversa è di soli 50 chilometri, così le batterie sono più piccole, leggere e facili da sostituire. Non è necessario installare stazioni di ricarica pubbliche o domestiche.

Ma questo vuol dire che tutte le piccole cittadine nel mondo potrebbero fare lo stesso. E la maggior parte dei centri abitati non è popolato da milioni di persone, ma da poche migliaia.

El Hierro ha cambiato il proprio futuro con le auto elettriche

E non è finita qui.

Javier si rese conto rapidamente che questa operazione lo trasformò nel più grande acquirente singolo di auto elettriche del mondo. Questo generò altri sconti e opportunità.

Soprattutto il fatto che il flusso di denaro generato stimola l’economia locale, creando un ampio portafoglio di opportunità aggiuntive, che trasformano quest’isola in un luogo attraente in cui vivere.

E in Italia? Un italiano su tre comprerebbe auto elettrica con incentivi

L'auto elettrica ha diversi problemi per poter essere lanciata con successo in Italia, alcuni dei quali come le colonnine di ricarica, sono tipiche a tutto il mondo ma quello che manca di più sono gli incentivi a livello nazionale come in altre nazioni dove si paga meno il bollo, l'assicurazione o non si paga proprio.

Qualcosa si sta iniziando a muovere con incentivi e sconti dati dalle aziende private o dalle regioni e aumentando i costi per il diesel e le auto più inquinanti ma questo chiaramente non è un incentivo, anzi...potrebbe mettere solo in difficoltà almeno 19-20 milioni di italiani

C'è poi un interessante sondaggio che svela come le auto elettriche piacciono agli italiani a tal punto che, a fronte di incentivi mirati, 1 su 3 sarebbe disposto ad abbandonare l'auto in proprio possesso, a diesel o a benzina, per salire a bordo su un'elettrica.




ARGO CARBON NEUTRAL COMPANY

ARGO CARBON NEUTRAL COMPANY

Argo File Server

L'articolo più letto

L'impegno del Comune di Verona per ridurre l'inquinamento luminoso
L'impegno del Comune di Verona per ridurre l'inquinamento luminoso

La collaborazione tra le Divisioni di Argo, Energie, Ambiente e Comunicazioni, propone...