La nave elettrica Tesla of the Canals zero emissions e senza equipaggio
Attenzione: comunicato passato
Si tratta di una nave cargo, la prima chiatta elettrica portacontainer sviluppata dalla compagnia di navigazione olandese Port-Liner e dalla società elettrica Werkina- Soprannominata che quest'estate introdurrà tra i porti di Anversa, Amsterdam e Rotterdam una vera la rivoluzione ecosostenibile del trasporto marittimo viaggiando senza nessun equipaggio né emissioni inquinanti.
"Tesla of the Canals", questo è il suo nome, sarà la prima imbarcazione da trasporto che non avrà bisogno di equipaggio nè di carburante riducendo drasticamente le emissioni di biossido di carbonio in Europa.
Il nuovo mezzo nautico ecosostenibile sarà lunga 52 metri, larga 6,7 metri, che potrà trasportare 24 tipi di container da 6 metri e 425 tonnellate di carico ed è programmato per funzionare con motori caricati da batterie a terra che non inquinano. Nel primo periodo di funzionamento la nave sarà presidiata con l'installazione di alcune infrastrutture intorno alle vie navigabili interne più trafficate d' Europa. Le navi di questo tipo possono operare per 15 ore ma, una volta rodato il servizio, si prevede di arrivare a imbarcazioni più grandi che potranno trasportare più carico e viaggiare anche per 35 ore.
La Port-Liner sarà la vera rivoluzione del trasporto marittimo. Secondo le ultime statistiche di Eurostat, il 74,9% delle merci nell'UE è trasportato su strada, rispetto al 18,4% per ferrovia e al 6,7% lungo le vie navigabili interne. La Port-Liner assicura di poter produrre circa 500 chiatte all'anno, in questo modo verrebbero rimossi circa 23.000 camion, a diesel, dalle strade, riducendo tonnellate di emissioni di CO2 all'anno.
"Stiamo progettando di sostituire 23.000 camion con l'introduzione di navi da carico elettriche compatte e di grandi dimensioni",
spiega Ton van Meegen, amministratore delegato della Port-Liner,
"e si stima che la quantità di emissioni di anidride carbonica di 18.000 tonnellate possa essere soppressa ogni anno".
Una flotta di navi autonome e pulite, a energia elettrica inizieranno a spostare le merci in tutti i porti dell'Europa settentrionale contribuendo quindi a ridurre notevolmente le emissioni di carbonio dell'industria navale.
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