L'idea è nata dall'esperienza nei siti di demolizione di Cleveland, da Christopher Maurer il quale ha diretto uffici a Cleveland, New York, Anchorage, Kigali e Lilongwe e ha progettato e realizzato opere umanitarie un po' ovunque.
"Facciamo molti progetti che sono riutilizzo adattivo per preservare vecchi edifici, ma anche in questo caso gli scarti di demolizione possono essere piuttosto estesi.",
ha affermato l'architetto.
Con il progetto Biocycler non solo carta, plastica e vetro bensì anche gli edifici interi si possono riciclare poiché Biocycler trasforma gli scarti di demolizione in nuovi materiali da costruzione sul posto usando la tecnologia verde.
Oggi il Redhouse Studio di Mauer è un ufficio di architettura, uno studio di ricerca e un'organizzazione umanitaria che realizza progetti innovativi in tutto il mondo. Biocycler continua gli sforzi umanitari dello studio con le abilità architettoniche di uno studio attento a risparmiare risorse, limitare gli sprechi e promuove la tecnologia verde.
CHE COS’È BIOCYCLE E COME FUNZIONA
Il 39% delle emissioni di carbonio, solo negli Stati Uniti, è causato dagli edifici. Quando si costruisce o si demolisce un edificio, la costruzione crea un enorme quantità di materiali. L'architetto Chris Maurer di Redhouse Studio è riuscito a creare una macchina in grado di riciclare un intero edificio. Il progetto si chiama, per l’appunto, Biocycler ed è nato in collaborazione con la NASA, il MIT e l'Università di Akron.
Consiste in una macchina mobile che ricicla letteralmente vecchi edifici grazie all'uso di organismi viventi come leganti dei materiali di scarto che realizzano altri mattoni che possono essere utilizzati per costruire ancora, dando vita ad un processo eco-compatibile.
Il progetto ideato da Murer è oggetto di una campagna di crowdfunding su kickstarter che ha l'obiettivo di far costruire un prototipo funzionante di unità di riciclaggio mobile che possa essere portato ovunque ce ne sia bisogno. Il nuovo mattone realizzato con Biocycler sarà superiore ai materiali prodotti commercialmente perché isolante, strutturale e resistente al fuoco.
L’architetto americano non si limita a penare ad edifici adibiti a residenza bensì pensa alla creazione di rifugi di soccorso dignitosi e isolati direttamente sul posto dopo disastri naturali che hanno fatto accumulare tonnellate di rifiuti di demolizione.
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