La sicurezza del posto di lavoro è considerata di primaria importanza, sia per l'adempimento agli obblighi di legge, ma anche e soprattutto nel garantire ai lavoratori un ambiente sicuro nell'ottica del raggiungimento del massimo benessere lavorativo che si traduce in una diminuzione dei rischi, dello stress lavorativo e un aumento importante della produttività.

Nella valutazione dell'ambiente di lavorosi considerano:

• i fattori di rischio presenti sull'ambiente di lavoro, siano essi chimici, fisici, meccanici, biologici, ergonomici e organizzativi; soprattutto il contesto organizzativo ha un impatto importante sulla dimensione psicologica del lavoratore, determinandone la sensazione di benessere sul luogo di lavoro o, al contrario, l'instaurarsi di una condizione di stress lavorativo. L’assenteismo, la disoccupazione e le richieste di invalidità dovute ai problemi mentali conseguenti allo stress lavorativo stanno fortemente aumentando: attualmente circa il 10% dei problemi di salute di tipo cronico sono attribuiti ai disturbi mentali.
  
  
• le interazioni uomo-macchina, analizzate secondo le regole dell'ergonomia e dell'economicità del gesto; ad esempio la corretta posizione del videoterminale, l'illuminazione ambientale, le modalità di spostamento dei carichi secondo le specifiche OSHA, ecc.
  
  
• le interazioni uomo-ambiente, valutando la qualità e le caratteristiche dell'ambiente e della sua interazione con i lavoratori; mediante un' attenta analisi ambientale sarà possibile individuare la presenza di fattori di rischio, misurando i livelli e confrontandoli con i valori limite di esposizione previsti dalla legge (ad esempio, secondo le specifiche ACGIH i valori TLV-TWA, TLV STEL, TLV CEILING).