La Schweizerische Kriminalprävention - Prévention Suisse de la Criminalité – Protezione Svizzera della Criminalità (PSC) ha il compito importante di prevenire i crimini ed è impegnata nella prevenzione per tutelare l'intera società condividendo la responsabilità con la polizia, le sfere politiche ed altri enti statali, uffici federali, istituzioni non statali e al mondo dell'economia e dei mass media.
La PSC funge da piattaforma nazionale per tutti gli interessi della prevenzione criminale della Svizzera ed è un centro competente di fondamentale importanza per un attuale lavoro di prevenzione sviluppando e formando in partneriato campagne nazionali per la prevenzione criminale.
È di particolare rilevanza la facilità con cui il pubblico e i privato può segnalare:
- sospetti di contenuti illegali in Internet
- sospetti di phising
- sospetti di turismo pedosessuale
- sospetti di tratta di esseri umani
grazie agli appositi moduli di segnalazione compilabili senza registrazione nel sito ufficiale di questo Organo Istituzionale, come raffigurato nel seguente screen shot.
Tutti conoscono la famosissima fiaba "il brutto anatroccolo". Ecco che, in questo terzo comunicato, vogliamo pubblicare quella che la PCS propone per la campagna di protezione dai pericoli di internet rivolta soprattutto ai genitori con figli sotto i 12 anni: la rivisitazione di questa tanto amata fiaba, reinventando i contenuti e il titolo in: "Il giovane cigno e gli anatroccoli (veramente) brutti".
Quando si parla di "bullismo" tra giovani, esso avviene, per esempio, durante la pausa di ricreazione a scuola e, fin qui, nulla di nuovo. Tuttavia, sempre più spesso i soprusi succedono anche nello spazio virtuale dei media digitali usati per diffondere, tramite Internet o cellulare, messaggi, immagini o filmati spregevoli e diffamatori.
Il cyberbullismo è un fenomeno molto grave perché in pochissimo tempo le vittime possono vedere la propria reputazione danneggiata in una comunità molto ampia, anche perché i contenuti, una volta pubblicati, possono riapparire a più riprese in luoghi diversi.
Spesso i genitori e gli insegnanti ne rimangono a lungo all'oscuro, perché non hanno accesso alla comunicazione in rete degli adolescenti. Pertanto può essere necessario molto tempo prima che un caso venga alla luce.
La rivisitazione della favola del brutto anatroccolo e la morale descritta alla fine di questa fiaba intercalata nel mondo digitale, può offrire interessanti chiarimenti e soprattutto possibili prevenzioni per affrontare e gestire questo tema così scomodo ma attuale.
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