Le luci di Natale, per decorare alberi e facciate delle case, sono una tradizione, ma comportano anche un consumo di energia. Per ridurre gli sprechi, qualcuno ha avuto l’idea di alimentare le luci con fonti di energia alternative.
Una delle idee più originali in questo senso è quella avuta qualche anno fa dall'acquario di Kamakura, vicino a Tokyo, che è riuscito ad alimentare le luci del suo grande albero di Natale (alto oltre due metri) grazie ad un’anguilla elettrica.
Il meccanismo sfrutta la capacità dell’anguilla di generare elettricità quando si muove, “catturando” la corrente con due piastre di alluminio. Va detto che la corrente generata non è del tutto costante e le luci dell’albero si trovano a lampeggiare in modo casuale e con intensità diverse a seconda di come nuota l’anguilla ma ciò, in questo caso, è un pregio dato che aggiunge fascino alle luci.
Anche in Italia l'utilizzo di una anguilla per generare elettricità non è nuovo!
La prima volta, infatti, è stato allestito un albero di Natale alimentato da questa forma di energia esclusivamente naturale a Jesolo (Venezia) nel parco Sea Life. Anche in questo caso, le luci a intermittenza dell’albero erano alimentate da un’anguilla elettrica d’acqua dolce, tipica dei corsi d’acqua del Sud America.
L’anguilla, ha la capacità di generare tramite i suoi muscoli modificati disposti lungo i fianchi, campi elettrici dell'ordine di alcune centinaia di Volt che utilizza per la caccia, per l'autodifesa ma anche per comunicare con i suoi simili. È proprio questa energia elettrica prodotta dall’anguilla che viene usata per illuminare gli addobbi a intermittenza dell’albero. Ecco come funziona. Nella vasca dell’anguilla sono stati posizionati due placche di elettrodi che convogliano la corrente prodotta dai movimenti del pesce la cui scossa elettrica può arrivare anche a 500 Volt. I sensori - fanno sapere i responsabili del parco acquatico -sono assolutamente innocui per l’animale.